Un angelo senza ali

Era un diciassettenne alta, slanciata, dal fisico snello, curve morbide e dotata di una grande disinvoltura anche nei momenti più tesi.

Le statistiche dicono che esiste un solo caso su un miliardo di persone che può avere la fortuna di avere degli occhi come i suoi. Erano … viola.

Una ragazza del genere non poteva che lasciare affascinati. Era adulata da tutti i professori, soprattutto di Pozioni e Incantesimi dove eccelleva in particolare. Indubbiamente era piena di talento e si sarebbe potuta distinguere in molti campi

Ma solamente due ragazzi potevano vantare di aver avuto un minimo di intimità, se così si può definire, con lei. Si trattava comunque di storie già troppo vecchie e archiviate perché risalivano rispettivamente all' età di 11 e 13 anni. Quindi il primo e il terzo anno ad Hogwarts: il rapporto non si era mai spinto più in là di qualche pomiciata

Hai proprio un gran bel cervello sai? Mai visto un Malfoy con caratteristiche come le tue...

Mai visto un Malfoy con caratteristiche come le tue...

Non c’era ragazzo nell’intera scuola che non conoscesse il suo nome.

Il GoS non ha mai avuto sorelle. Dot.

Era un diciassettenne alta, slanciata, dal fisico snello, curve morbide e dotata di una grande disinvoltura anche nei momenti più tesi. Portava lunghi, lunghissimi capelli a metà tra il castano chiaro e il biondo scuro e il suo sguardo era sempre sognante, perso in un mondo all' apparenza solo suo, ma tuttavia fermo e deciso all' occorrenza. Ciò che più attirava di lei era proprio questo, anche se ciò che si notava per primo era il colore rarissimo dei suoi occhi. Le statistiche dicono che esiste un solo caso su un miliardo di persone che può avere la fortuna di avere degli occhi come i suoi. Erano … viola. Un colore intenso, profondo e allo stesso tempo vivace, sfavillante. Ovvio che con una caratteristica del genere, non poteva passare inosservata.

Questo suo comportamento attraeva molti ragazzi che ogni volta che la incontravano non perdevano occasione per provarci. Tuttavia nessuno riuscì mai ad averla tutta per sé: Althea prima rivolgeva uno sguardo che gelava il sangue nelle vene allo sfortunato e poi, altrettanto gelida, si scostava e affermava che non era di nessuno. La ragazza era estremamente soddisfatta quando rifiutava qualcuno, convinta com’era che se avesse continuato in quella maniera alcun ragazzo malintenzionato avrebbe avuto più il fegato di disturbarla se lei non voleva.

Passava ore barricata in biblioteca e girava voce avesse letto tutti i volumi della biblioteca, Reparto Proibito compreso.

L' invidia che ovviamente scaturiva dai suoi successi metteva in giro voci assurde che dicevano che volesse diventare il primo Ministro della Magia donna di tutta la storia del mondo magico.

Dopo di quella infatti lei smise completamente di vivere. Per settimane intere smise di mangiare, di bere e di compiere le più semplici azioni quotidiane: aveva desiderato costantemente di staccarsi dalla vita terrena, da tutto ciò che la rendesse umana pur di lasciare quel mondo che era stato così crudele nei suoi confronti.

Le aveva tolto il cielo, il sole, la luna, le stelle, l'erba, i fiori, gli alberi.. Tutto ciò per cui una qualsiasi persona avrebbe potuto sopravvivere.
L'aveva semplicemente privata della sua sola ragione per cui, per lei, valesse la pena di stare al mondo: l'amore della sua vita, il suo spiraglio di luce in tutte le sue buie e opprimenti giornate.

Il viso era ancora più magro e scarno (nonostante ciò la pelle diafana rimaneva perfetta) e anche il fisico era visibilmente peggiorato dato i digiuni a cui era stato ingiustamente sottoposto: sotto la leggera camicia da notte e alla larga vestaglia bianca, si intravedevano molto bene le lunghe gambe slanciate più magre rispetto a pochi mesi prima e l'addome era così piatto che il movimento respiratorio non era nemmeno visibile. La gabbia toracica diveniva ben definita sotto la sua pelle ad ogni suo sospiro; assomigliava in modo inquietante a un fantasma.